
Ogilvy ed Emergency per un 2022 di pace, non di guerra.
Il video, diffuso a livello internazionale sui canali social del brand, racconta la storia di una mamma, costretta a fare una scelta difficile per dare un futuro a sua figlia, in un paese colpito dalla guerra.
La storia, che inizia come una qualsiasi giornata in cui la bambina si prepara ad andare a scuola, termina con un finale a sorpresa: un distacco doloroso, e inevitabile, uno dei tanti che ogni giorno sono costrette a vivere tantissime famiglie intorno al mondo.
Sono infatti 82.4 milioni le persone che hanno dovuto lasciare le loro case e le loro famiglie a causa di guerra, persecuzioni, o violenza, o violazioni di diritti umani.
Per rafforzare il messaggio, durante il periodo festivo sono state distribuite su 100 postazioni all’interno della metropolitana di Milano delle affissioni che hanno come protagonisti i ritratti delle vittime di guerra firmati da Giles Duley e Sibomana, e dei messaggi che inneggiano alla pace: “In guerra il più grande atto di coraggio è fare la pace”, “Solo in un mondo sbagliato si può dire che una guerra è giusta”, “La pace non è solo la fine della guerra, è l’inizio della vita”, “Se la guerra invade i confini, la pace li supera”, “per fare la guerra servono le armi, per fermarla bastano gli uomini”, “il contrario di guerra non è solo pace, il contrario di guerra è vita”, “La guerra fa prigionieri, la pace rende liberi”.
L’augurio per il 2022 è proprio quello di un anno senza guerra: perché, citando le parole di Gino Strada, fondatore di Emergency, “la guerra deve essere considerata un problema di risolvere, e non un destino da abbracciare”